Quando si presenta un nuovo progetto editoriale, le prime domande che amici, parenti e inserzionisti tendono a porre sono: “qual è la tiratura?” e anche “dove sarà distribuito?”. Domande, queste, che si concentrano solo sull’offerta e non tengono conto della domanda perché, più che essere interessati a quanti esemplari vengono stampati, bisognerebbe concentrarsi su quanti, di quelli stampati, sono poi venduti.
In Italia esistono oltre un centinaio di pubblicazioni periodiche che trattano le tematiche più svariate, ma dai dati diffusi da ADS (Accertamento Diffusione Stampa), la società che certifica e divulga i dati relativi alla tiratura e alla distribuzione della stampa di qualunque specie pubblicata in Italia, emerge che oltre un terzo delle copie prodotte è invenduto e finisce direttamente al macero.
Se da una parte sappiamo che le cartiere sono tra le aziende più energivore del panorama industriale, dall’altra sappiamo anche che, ad agosto 2022, la quotazione della carta da macero ha raggiunto i €65 euro alla tonnellata contro i €130 del mese precedente e che la tendenza è, purtroppo, destinata a peggiorare ulteriormente.
TheUnique, non è e non vuole essere un’altra rivista sul mercato ed è fedele al suo progetto di sostenibilità totale, ecco perché abbiamo scelto di stampare solo per coloro che decidono di abbonarsi e per coloro che decidano di comprare la nostra produzione editoriale su richiesta. Questo implica sia un costo più alto che un tempo di attesa per la produzione – espressa – anche di un solo esemplare della rivista.
Per gli abbonati, la rivista sarà disponibile entro il 7 del mese di uscita (marzo, giugno, settembre, dicembre), mentre per chi sceglierà di compare il numero singolo, qualora non ci fossero copie in giacenza, i tempi di attesa per la produzione oscillano tra i 7 ed i 10 giorni. È come quando si sceglie di comprare un abito o delle scarpe su misura anziché comprare il prodotto pronto che si trova in negozio. La logica di TheUnique è esattamente la stessa.
Abbiamo scelto di proporre un prodotto con delle caratteristiche tecniche che prevedono molti passaggi manuali, e con questo anche costi più elevati, proprio perché vogliamo che la nostra rivista sia espressione di quell’artigianalità e quell’eccellenza produttiva che fa grande il nostro bello e benfatto.
Abbiamo scelto la lucidatura UV per il logo così come l’eccellenza nella gamma delle rilegature perché ci permette non solo di personalizzare di volta in volta il dorso, ma anche di garantire una visione a 180° senza interruzioni di foto, grafica o testi finora difficilmente leggibili in piega. E se la brossatura che abbiamo scelto è una rivoluzione nel modo di vedere, il nostro modo di fare editoria vuole essere una piccola rivoluzione nel modo di vedere le riviste: non un prodotto usa e getta, ma un bene da conservare, custodire e collezionare.